Archivio mensile:aprile 2015
Crostini con gli scarti dei Baccelli
Buonasera a tutti …..l’orto di mio padre cresce rigoglioso e i baccelli sono numerosi, a me piacciono molto con l’insalata….però aime quanto scarto ….e allora ho deciso di riciclare il tutto e devo dire che il risultato è stato ottimo!!!
Ma veniamo alla ricetta..
Ingredienti:
Scarti di baccelli
Olio Evo
sale
Passata di Pomodoro
Procedimento:
Per prima cosa lavare le bucce in acqua corrente…poi togliere i fili laterali e tagliarle a tocchetti.
Successivamente mettere un filo d’olio in una padella e lasciar soffriggere una cipolla tritata.
A questo punto aggiungere anche gli scarti dei Baccelli lasciarli insaporire dopodiché unire anche il passato di pomodoro e lasciar stufare il tutto.
A cottura ultimata mettere sui crostini con un pochino di mozzarella di soia autoprodotta.
Adesso tocca a voi…Buon Appetito!!!!
2° Passeggiata di Riconoscimento Erbe Spontanee a San Vivaldo ( Montaione – Fi )
Ho il piacere di invitarvi tutti al secondo appuntamento con la la passeggiata di riconoscimento delle erbe spontanee presso il mio Ristorante ” Il Focolare” a San Vivaldo che si terrà Domenica 10 Maggio 2015 con la partecipazione della Dottoressa Mira Tonioni.
Insieme alla Dottoressa Mira Tonioni impareremo a riconoscere le erbe e i fiori spontanei di bosco da poter usare come ingredienti principali di piatti preziosi per la nostra salute.
Programma della passeggiata:
▬ ore 10:00 Ritrovo al Ristorante Il Focolare
▬ ore 10:30 Partenza
▬ ore 10:30 – 11:30 Passeggiata
▬ ore 12:00 – 12:30 Pranzo al Sacco a San Vivaldo
Il pranzo al sacco verrà fornito dal Ristornate il Focolare ed è realizzato interamente con ingredienti naturali, 100% vegetali.
► Menu adulti: panzanella alle erbe spontanee, focacce aromatizzate alle erbe, trancio di torta salata, muffin ai fiori + 1 bottiglietta di acqua. Costo: 16 euro.
► Menu bambini: focacce aromatizzate alle erbe con burger di verdure, muffin ai fiori + 1 bottiglietta di acqua. Costo: 10 euro.
Indispensabile prenotazione
al numero 334 3213161 ( Roberta )
Cuoricini al profumo di Glicine
In questo periodo la primavera esplode con i suoi colori e profumi…e nel giardino del convento dove si trova il mio ristorante c’è un pergolato carico di fiori di glicine che emanano un dolce profumo. Questo ristorante si trova nella campagna tra Montaione e San Gimignano ed è di proprietà dei miei suoceri dal 1974. Questa è una zona bellissima con panorami mozzafiato e poi che dire il nostro ristorante si trova proprio al centro del Complesso chiamato Gerusalemme di San Vivaldo. Ma veniamo al Glicine, pianta rampicante originaria della Cina e del Giappone, dai fiori violetti riuniti in grappoli, profumati e dolci (Glikis in greco significa proprio “Dolce”). Per i Giapponesi e i Cinesi ha il significato di by Deal Top” href=”#”>amicizia
….quella vera. In fitoterapia il Glicine ha proprietà energetiche. Ma veniamo alla ricetta:
Ingredienti:
130 gr di Farina d’Orzo
20 gr Amido di Mais
70 gr di Burro all’Olio
60 gr di zucchero di Canna
Scorza di un Limone
Un pizzico di Sale
1 cucchiaino di Cremor Tartaro
Una manciata di Fiori freschi di Glicine
Procedimento:
Per prima cosa, setacciare le farine il lievito, aggiungere lo zucchero, il pizzico di sale, e la scorza grattugiata del limone e la manciata di fiori, poi porre al centro il burro all’olio e impastare energicamente…se l’impasto dovesse risultare troppo duro aggiungere del latte di soia. Quindi formare una palla e stenderla con il mattarello.
Con l’aiuto delle formine tagliare l’impasto e trasferire i cuoricini su una placca da forno foderata con carta da forno e infornare a 170 ° per 15 minuti circa.
Togliere dal forno, impiattare e servire spolverizzati con zucchero a velo aromatizzato al Glicine che posterò in seguito.
Adesso tocca a voi…..Buon Appetito!!!!!
Fiori di Tarassaco in Pastella Vegan
Siamo in Primavera,la stagione che in assoluto adoro con i suoi profumi, i suoi colori e le sue erbe spontanee. Aprile è il mese indicato per la raccolta di questa erba spontanea. Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta appartenete alla famiglia delle Asteracee. Con le sue proprietà depurative e antinfiammatorie, è un ottimo alleato nella cura delle malattie legate al fegato.
Nella tradizione contadina il tarassaco è anche conosciuto come “piscialetto”, grazie alle sue proprietà diuretiche.
Secondo una leggenda irlandese, un tempo gli gnomi, gli elfi e le fate correvano liberamente nei prati e boschi ancora incontaminati; poi con l’arrivo dell’uomo, queste magiche creature dovettero cercare rifugio fra le rocce o nel folto dei boschi, però le fate possedevano abiti troppo appariscenti per riuscire a nascondersi, così spesso venivano calpestate dagli uomini, e fu per questo che si trasformarono in fiori gialli e robusti, che se anche vengono calpestati hanno la capacità di tornare eretti, e si narra che la sua tenace sopravvivenza sia proprio dovuta alla presenza magica delle fate nella corolla del fiore. Bando alle ciance passiamo alla ricetta.
Ingredienti:
Farina di Ceci
Birra Ghiacciata
Sale
Procedimento:
Come prima cosa, preparare la pastella con farina di Ceci, Birra ghiacciata e sale piuttosto cremosa e far riposare una mezzoretta.
Mentre la pastella riposa, lavare i fiori di tarassaco in acqua fredda e asciugarli con la carta da cucina.
A questo punto scaldare l’olio e tuffare i fiori friggendoli velocemente
successivamente adagiarli su carta assorbente per asciugarli dall’acqua, dopodiché servire come aperitivo accompagnato da un buon prosecco o vino bianco.
E adesso tocca a voi….Buon appetito!!!!!
Torta Salata con gli Strigoli
La primavera è arrivata anche se in questi giorni la temperatura non è proprio mite. I campi pullulano di erbette spontanee con il quale poter cucinare qualche piatto delizioso. Per questa ricetta, ho usato degli strigoli o Silene Vulgaris, pianta che cresce spontanea in tutt’Italia. In cucina si usano i giovani germogli, ricchi di vitamina C. Nella tradizione popolare prende il nome di Strigolo in quanto in primavera quest’erba dà origine a decine di rosette fogliari, carnose e tenere, che se fatte rotolare fra le dita stridono da quì il nome stritolo o strigolo.
Ma veniamo alla ricetta….
Ingredienti:
240 gr. Farina T1
70 ml Olio Evo
70 ml Vino Bianco
Sale Marino Integrale
Procedimento:
Per prima cosa, preparare la Pasta brisèe unendo tutti gli ingredienti fino a formare una palla liscia e omogenea che farete riposare in frigo almeno un’ora.
Nel frattempo, lavare e mondare le erbette, poi sbollentarle in acqua salata per pochi minuti. A questo punto prendete le erbette, strizzatele e saltatele in padella con olio evo e aglio.
Successivamente, stendete la pasta su una spianatoia infarinata e rivestire uno stampo da 24, lasciate i bordi alti e mettete all’interno gli strigoli saltati.
Infornare a 200° per 45 minuti circa, finchè la pasta non risulta leggermente dorata.
Adesso tocca a voi….Buon Appetito!!!!!
Riso Integrale alla Silene Alba
La ricetta che vi propongo oggi è stata protagonista del menu di sabato 28 Marzo 2015 in occasione di un evento che ho organizzato in collaborazione con la dottoressa Mira Tonioni ( http://www.mirabio.wordpress.com ) e la blogger Carmen Luciano ( http://www.sbarellababyanimals.com ) . Abbiamo proposto una passeggiata di riconoscimento erbe spontanee da usare in cucina presso il bosco che circonda il mio ristorante ” Il Focolare “ sito in San Vivaldo ( Montaione, Firenze) nel convento dei frati francescani. A seguire io e Daniele , nonché mio marito e chef , abbiamo proposto un menù completamente vegetale dall’antipasto al dolce realizzato con erbe spontanee dell’Azienda Agricola Biologica Forrà Pruno di Lamporecchio (PT). Uno dei piatti che è più piaciuto è stato proprio questo: Risotto integrale con la Silene Alba. La Silene Alba e una pianta perrenne, alta fino a 80 cm, ramosa e uniformemente pelosa; foglie ellittiche con i fiori che si aprono di sera per essere impollinati da farfalle crepuscolari. Si racconta che Bacco avesse un compagno di nome Sileno con una gran pancia rotonda. Ma probabilmente questo nome è anche connesso con la parola greca “sialon” (= saliva); un riferimento alla sostanza bianca attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere. Ilnome specifico (e quello comune = “alba/bianco”) si riferisce al candido colore bianco dei suoi petali. Ma veniamo alla ricetta. Ingredienti: 350 gr di Riso Integrale Un Mazzetto di silene Alba Una Cipolla Olio Evo Sale, Pepe Un pizzico di Curcuma Brodo Vegetale Procedimento: Innanzitutto, lavare accuratamente la Silene. In una casseruola fate soffriggere un battuto di cipolla nell’olio, e successivamente aggiungete il riso e fetelo tostare.
A questo punto aggiungere la Silene e fatela insaporire dopodiché aggiungete un po’ del brodo.
Portare a cottura ultimata il riso e se necessario aggiungete ancora brodo. A fine cottura aggiustate di sale, pepe raggiungete un pizzico di Curcuma. Finalmente il piatto è pronto. Impiattate e servite.
Adesso tocca a voi … Buon Appetito!!!!