Archivio mensile:dicembre 2014

Sformato di Porri e Anacardi con Crema alla Curcuma

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Stasera ho preparato uno sformatino delicato e leggero accompagnato da una salsina di Porri alla Curcuma.

Ingredienti:

150 gr di Ricotta di Soia

150 gr di Porri Lessati

4 Cucchiai di Anacardi ridotti in polvere

4 Cucchiai di Pangrattato

3 Cucchiai di Olio Evo

Sale q.b.

Fiori di Cime di Rapa per decorare

Procedimento:

Per prima cosa lavare i porri e tagliarli a rondelle, successivamente lessarli con poca acqua.

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Mettere i porri lessati e la ricotta in un beker e frullare sino a ridurli in crema.

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Aggiungere gli anacardi, l’olio e il sale e mettere il tutto in 4 stampini di alluminio (4 o più dipende dalle dimensioni degli stampini), precedentemente oliati.

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Porre in forno a 200° per 10-15 minuti circa. Nel frattempo preparare la crema alla Curcuma, frullando una parte di porri con 3 parti di Besciamella Vegan, aggiustare di sale e aggiungere la curcuma, fino alla tonalità di colore desiderata.

Con questa crema, formare la base su cui posare gli sformatini.

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Adesso impiattare e decorare con fiori di Cime di Rapa.

Buon Appetito!!!!

Filetto di Seitan al Pepe Verde

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Questo è un secondo delicato e veloce da realizzare.

Ingredienti per 4 persone:

4 Filetti di Seitan (meglio se autoprodotto) da circa 200 gr ciascuno

4 Cucchiai di Pepe Verde in grani

Olio Evo

Sale q.b.

Procedimento:

Per prima cosa prendere il Seitan e ricavare delle fette di 1 cm circa.

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A questo punto con il macinapepe, spolverate di pepe entrambi i lati e nel frattempo mettete in un padellino antiaderente un pochino d’olio e fatelo scaldare bene.

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Quando l’olio è ben caldo fate rosolare la fetta di Seitan da entrambi i lati.

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Aggiungere il pepe verde in grani e lasciate insaporire.

Adesso impiattate.

Buon Appetito!!!

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Gnudi o Malfatti Vegan

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Iniziamo la giornata con un delizioso primo piatto toscano. Questo piatto, prende il nome di Malfatti a Siena, Gnudi a Firenze.
Malfatti perché la loro caratteristica è quella di essere irregolari, uno diverso dall’altro, proprio perché formati a mano e per questo un po’ bitorzoluti.

Gnudi in quanto si tratta del ripieno dei ravioli senza la sfoglia.
Per la realizzazione di questo piatto, occorrono pochi semplici ingredienti, ma nella realizzazione, bisogna osservare alcune piccole accortezze. 

Ingredienti:( per 4 persone )

– 350 g di spinaci freschi puliti – 

– 250 g di ricotta di Soia –

– Noce moscata –

– Olio Evo –

 – Salvia –

– Farina –

– Lievito Alimentare in Fiocchi –

Procedimento:

Per prima cosa, lessare gli spinaci in acqua salata, e lasciarli intiepidire, strizzarli bene in modo da eliminare tutta l’acqua e tritarli finemente, aggiungere la ricotta di soia (anche questa ben scolata dal siero), un’abbondante grattugiata di noce moscata, Lievito Alimentare in Fiocchi e mescolare bene fino ad ottenere un composto consistente, regolare di sale.

Con il composto ottenuto, formare delle palline allungate simili agli gnocchi, disporle via via su un vassoio infarinato fino ad esaurimento del composto.

Bisogna fare molta attenzione in questa operazione, in quanto la farina che assorbono gli gnudi, forma una specie di pellicola  protettiva che gli permette di non sciogliersi in cottura.

Dopo averli preparati, li mettiamo a riposare su una carta da forno, spolverata con farina di semola, per qualche ora.

Nel frattempo mettiamo a scaldare una pentola d’acqua  alla quale aggiungiamo un cucchiaio di olio (che aiuta gli gaudi a non attaccarsi) e quando comincia a bollire, cerchiamo di metterne piccole quantità per volta, e di toglierli appena salgono a galla.

Successivamente, li mettiamo a scolare e poi impiattiamo e li condiamo semplicemente con parmigiano veg oppure con una salsina di pomodoro oppure gratinati in forno.

Adesso tocca a voi!!!

Buon Appetito!!!!!

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Involtini di Ceci e Ciuffi di Carote

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In questo periodo sto riscoprendo cose di cui non conoscevo l’esistenza…. ovvero che in cucina non si butta via niente o meglio quasi niente. Soprattutto la cucina contadina è a conoscenza di queste informazioni. Infatti in tempi passati in particolar modo nel dopoguerra a causa della povertà si cercava di utilizzare il più possibile tutti i prodotti della nostra terra… e questo sta succedendo nuovamente perché ci sono sempre meno possibilità economiche. Questa riscoperta però anche se viene a causa di un brutto momento diciamo porta benefici alla nostra persona in quanto è cibo più salutare. La ricetta di oggi è semplicissima…avete presente i ciuffi delle carote? Quante ne abbiamo buttato senza sapere che potevano essere utilizzati? Ebbene si si possono utilizzare per fare una fantastica farifrittata e servire arrotolati con ricci di carote fresche. Un delizioso antipasto.

Ingredienti

Qualche ciuffo di Carota

1 Cipolla

Olio Evo

100 gr Farina di Ceci

200 ml Acqua q.b.

Sale e Pepe

Procedimento

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Avete visto che bella cassetta di prodotti che mio padre ha raccolto stamani…. adesso devo prepararci qualcosa… Vediamo cominciamo con le Carote…per prima cosa, scegliete i ciuffi più verdi e teneri, staccando solo le foglioline ed eliminando i gambi in questo modo si possono usare crudi altrimenti potete tenere i gambi ma dovete scottarli. Lavateli bene e tagliateli in modo grossolano.

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A questo punto, mettete un filo d’olio con della cipolla tritata e lasciatela imbiondire.

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Successivamente aggiungete i ciuffi, lasciate insaporire e versatevi dentro la farinata di ceci.

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Fate cuocere da entrambi i lati e poi stenderla su un tagliere.

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Successivamente tagliatela a strisce arrotolatela sul piatto e decorate con un ciuffi di carota e con delle carote tagliate a julienne.

Adesso tocca a voi!!!

Buon Appetito!!!

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Cavallucci

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La maggior parte dei dolci Natalizi, proviene dalla Toscana e in particolar modo dal Senese, questo perché nel MedioEvo la città era un’importante posta per le carovane provenienti da est  e questo ha fatto si che i nostri dolci si mescolassero con le spezie orientali.

Questi dolci, traggono la loro origine dai “Berriquocoli” apprezzati dai cavallai (gli addetti al cambio dei cavalli) delle stazioni di posta, dove si effettuava il cambio dei cavalli che trainavano le carrozze o i carri. C’è chi dice che la loro forma ricorda quella del ferro di cavallo.  Biscotti che si preparavano a Natale ed erano molto più semplici dei cavallucci e si differenziano da questi per la mancanza dei canditi. Non avevano grassi aggiunti se non quelli della frutta secca. Questa è una lavorazione antica già diffusa ai tempi di Lorenzo il Magnifico.

Adesso passiamo alla ricetta dove io ho omesso i canditi come nell’originale.

Ingredienti:

300 gr di Gherigli di Noci

Una bustina di Cremor Tartaro

700 gr di Farina T1

450 gr Zucchero

150 Ml di acqua

Spezie (Cannella e Anice)

la Buccia di un arancio o mandarino tritata

Zucchero a Velo q.b.

Procedimento:

Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore eccetto l’acqua e lo zucchero.

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Mettere lo zucchero in un pentolino con l’acqua e scioglierlo lasciatelo sul fuoco fino a che con un cucchiaio provate a prelevarne una parte e a lasciarlo cadere, deve fare tipo un filo. Dopodichè raggiunta la giusta consistenza aggiungetelo agli altri ingredienti ed impastate fino a formare una palla.

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Prelevatene una piccola parte e datele una forma un po’ approssimativa.

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Su una spianatoia setacciate un po di farina con lo zucchero a velo e passateci i cavallucci da entrambi i lati.

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Metteteli in una teglia e passate in forno per 10 minuti a 160 gradi.

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E adesso tocca a voi.

Buon Appetito!!!!

Pezzuole della Nonna in Salsa Colla ovvero Crespelle con Ricotta di Soia e Spinaci

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Oggi mi sento un po’ chiacchierona e voglio condividere con voi alcune notizie che pochi sanno sulla cucina italiana e precisamente TOSCANA.

Le Crespelle o Crepes, sono di origine Italiana e precisamente Fiorentine, che furono portate in Francia da Caterina dei Medici (nacque a Firenze il 13 aprile del 1519 da Lorenzo de’ Medici duca d’Urbino e da Maddalena de-la-Tour d’Auvergne).

Rimasta prestissimo orfana dei genitori, era stata condotta, in età di cinque mesi, presso Leone X a Roma, poi nel 1525 era stata rimandata in Firenze per essere educata. Nel 1527, durante la prigionia del Papa a Castel Sant’Angelo, era stata chiusa nel convento di Santa Lucia e in quello delle Murate; poi era andata a Roma e a Bologna e infine nuovamente a Firenze.

Si trovava in questa città quando le fu comunicato che doveva recarsi a Marsiglia, dove l’aspettavano il Pontefice e lo sposo.
Partì da Firenze il 1° settembre del 1533, accompagnata da Filippo Strozzi.

Qui quattro giorni dopo venivano con grande solennità celebrate le nozze e Filippo Strozzi consegnava al re di Francia il ricchissimo regalo nuziale del Pontefice alla nipote.

Jacopo di Chimenti da Empoli (Firenze 1551-1640), “Nozze di Caterina de’ Medici con Enrico di Valois”, 1600, olio su tela, cm 227×235. Firenze, Galleria degli Uffizi

Pare che l’uso dei profumi in Francia sia stato portato proprio da Caterina che lo diffuse anche a causa del cattivo odore che emanava lo sposo poco propenso a curare la pulizia della propria persona; e poichè Caterina usava dei profumi importati dalla città di Colonia in Germania quei primi profumi presero il nome di acqua di Colonia.

Caterina aveva fama ed era grande mangiatrice e bevitrice; spinta dal gusto per la buona tavola portò in Francia: salse –  l’olio d’oliva – le crespelle – gli spinaci – i fagioli – i piselli – i carciofi  e tanti piatti che poi si imposero nella cucina internazionale come francesi. A lei si deve l’influenza che la cucina fiorentina ebbe su quella francese perché i cuochi e i pasticceri che la seguirono fecero scuola; questo fatto fu ammesso dagli stessi francesi e Flammarion scrisse:
“Dobbiamo riconoscere che i cuochi italiani che vennero in Francia al seguito di Caterina de’ Medici all’epoca del suo matrimonio con Enrico II, furono all’origine della cucina francese, per gli elementi e i condimenti, per noi nuovi, che essi portarono.”

La giovane Caterina volle con se’ a Parigi la sua governante, alcuni pasticcieri, cuoche provenienti dal Mugello ed un gelataio proveniente da Urbino.

Originariamente le crépes alla fiorentinale si chiamavano: pezzuole della nonna in quanto una volta non erano che delle semplici frittatine a forma di pezzuola appunto, riempite con ricotta e verdure, arrotale e condite con la salsa colla (Besciamella).

Ovvia!!! come si dice dalle mie parti veniamo alla ricetta.

Ingredienti (per 4 persone):

Perle Pezzole:

200 gr di farina
50 gr Fecola o Amido
400 cl di acqua o latte di Soia
3 o 4 Cucchiai di Olio Evo
un pizzico di sale e un pizzico di Zafferano o di curcuma

Per il ripieno:
400 gr di spinaci
200 gr di ricotta di Soia Autoprodotta
un pizzico di noce moscata
Olio Evo, Sale e Pepe q.b.
20 gr di Lievito in Fiocchi oppure in Scaglie (io preferisco quello in fiocchi che è più delicato…ma questo dipende dai gusti)

Per il condimento:

Salsa Colla o Besciamella https://robyveg.wordpress.com/2014/12/08/besciamella-vegan/

Ragù di Seitan http:/https://robyveg.wordpress.com/2014/12/08/ragu-di-seitan/

Preparazione:
Lessare gli spinaci, strizzarli e tritarli. Una volta freddi, andranno amalgamati in una ciotola con ricotta, il lievito in fiocchi, la noce moscata, sale e pepe. Mettere la ciotola in frigorifero.

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Preparare la pastella amalgamando  sale e farina, e poi aggiungendo a filo l’acqua o il latte e l’Olio Evo. Fate riposare almeno mezz’ora in frigo.

Intanto preparare la besciamella. Per fare le pezzole, ungere un padellino con un filo d’olio e versarvi  con un mestolo il contenuto per le crepes, mi raccomando coprite tutta la padellina senza formare buchi, fate poi cuocere da entrambi i lati.

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Spalmare su ciascuna l’impasto di ricotta e spinaci e arrotolarle.

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Bagnare con la besciamella il fondo di una pirofila e adagiarvi sopra le pezzuole, versarvi sopra la besciamella e il ragù di Seitan. Far cuocere in forno a 160° C per 20 minuti e poi sotto il grill per qualche minuto.

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E adesso tocca a voi!!!!

Buon Appetito!!!

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Torta della Nonna Vegan

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Anche questo è un dolce tipico della mia Toscana, molto semplice da realizzare: due strati di pasta frolla con un cuore di crema…ricoperto di pinoli. Dal mio vecchio quadernino di ricette (1993), ho trovato la torta della nonna che ho un pochino rivisitato in chiave vegan e devo dire che il risultato è ottimo.

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Ingredienti per la Pasta Frolla:

300 gr di Farina T2

125 gr di Margarina non idrogenata meglio se autoprodotta

70 gr di Zucchero

1 cucchiaino  scarso di Cremor Tartaro

La scorza grattugiata di 1 Limone

Latte alla vaniglia q.b.

un pizzico di sale

Ingredienti per la Crema:

Vedere la ricetta: Crema Pasticcera alla Soia

Procedimento:

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Setacciate la Farina e disporla a fontana su un piano di lavoro, mettere al centro il burro, lo zucchero la scorza del limone il sale e il lievito e lavorate velocemente. 

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Se l’impasto non dovesse essere liscio aiutatevi con il latte di soia fino a rendere l’impasto liscio e omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella carta velina e far riposare in frigo una mezzoretta.

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Stendete l’impasto e formate due dischi un pochino più grandi della tortiera. Disporre il primo nella tortiera imburrata con la margarina e successivamente infarinata. Riempite di crema e ricopite con l’altro disco di pasta frolla, forate l’impasto con la forchetta e poi spennellare la superficie con il malto sciolto con un goccio d’acqua e poi spolverare  di pinoli.

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Infornare a 180 ° per 30 – 40 minuti circa.

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Adesso tocca a Voi…Buon Appetito!!!!

Ricciarelli Vegan

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Da buona toscana questo è uno dei dolci che adoro … sono la mia passione.

Ingredienti:

180 gr Mandorle

60 gr di Zucchero di Canna

100 gr di Zucchero a velo

1 Cucchiaino di Cremor Tartaro

1/2 Cucchiaino di Bicarbonato

50 gr di Farina T2

Scorza di Arancia

100 Ml di acqua

20 gr di Amido di Mais

Procedimento:

Innanzitutto, sciogliere l’amido di mais nell’acqua e porre sul fuoco fino a che non diventa una sorta di crema.

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Mettere tutti gli altri ingredienti  (eccetto la farina) in un recipiente e poi aggiungere la crema ottenuta precedentemente.

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Mescolare con le dita …..l’impasto risulterà un po’ appiccicoso ma è regolare.

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Formate una palla e avvolgetela con la pellicola.

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Lasciatela riposare almeno un paio d’ore in frigo.

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Riprendere l’impasto e formare dei cordoni di pasta.

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Tagliateli in diagonale e formate dei rombi….dopodichè modellateli con le mani.

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Rotolatele nello zucchero a velo, quindi disponeteli su una teglia rivestita di carta forno. Riscaldate il forno a 150° e infornateli per circa 30′ minuti fino a quando sulla superficie non si formeranno delle crepe. Quindi toglieteli dal forno e fateli raffreddare.

E adesso tocca a voi….Buon Appetito!!!!

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Crème Caramel alla Vaniglia Vegan

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Stamani mi sono svegliata con in testa l’idea di fare un dolcetto sbrigativo  al cucchiaio. Presto fatto mi sono messa all’opera ed ho fatto un bel Crème Caramel, direi Ottimoooo!!!!

Ingredienti per 4 persone:

400 ml Latte di Soia alla Vaniglia

20 gr di Zucchero di Canna

1 cucchiaino di Agar Agar

1/2 cucchiaino di Curcuma

Zucchero per il Caramello

Procedimento:

Prendere 100 ml di latte e scioglierci l’agar agar. Mettere i restanti 300ml di Latte, lo zucchero e la curcuma in un pentolino sul fuoco e portare ad ebollizione.

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A questo punto aggiungere i 100 ml di latte dove avete stemperato l’agar  agar e lasciate sobbollire per una decina di minuti.

Lasciate raffreddare e poi trasferire il tutto negli stampini di alluminio inumiditi con l’acqua e mettere in frigo per qualche ora.

Preparate adesso il caramello: mettere lo zucchero in un pentolino e fatelo cuocere a fuoco basso per 10 minuti circa rigirandolo delicatamente con una spatola.

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Quando lo zucchero inizierà a colorare e a fumare,aggiungete qualche cucchiaio di acqua fredda: questo farà aumentare lo zucchero di volume e gli donerà il colore ambrato. Spegnere il fuoco e mesolare ancora un pochino. Fate raffreddare e poi colate sui budini già rovesciati.

E adesso tocca a voi.

Buon Appetito!!!!

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Orzo con Zucca Centenaria e Broccoli

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Tra i prodotti del mio orto, ci sono queste belle zucche dal sapore invernale che oggi  voglio proporvi.

Ingredienti:

280 gr di Orzo

Due zucche Centenarie

2 Broccoli

2 Spicchi d’Aglio

Olio Evo

Procedimento:

Innanzitutto, lavare e sbucciare le zucche utilizzando dei guanti dato che sono coperte di spine.

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Dopodichè togliere il torsolo interno che è legnoso.

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Adesso potete sbucciare e tagliare la zucca a dadini.

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Nel frattempo mettete un filo d’olio in una padella con due spicchi d’aglio e lasciateli imbiondire.

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Aggiungere la zucca e fatela insaporire.

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Aggiungere un paio di mestoli di brodo vegetale e lasciar cuocere le zucche.

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Nel frattempo fate cuocere i broccoli con pochissima acqua e l’orzo a parte.

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Appena sono cotti i broccoli uniteli alla zucca e saltateli. Dopodichè aggiungete l’orzo e impiattate.

Buon Appetito!!!!

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